Costruire una piscina è un progetto emozionante…ma quando si arriva alla parte dei permessi, molti futuri proprietari si trovano assaliti da dubbi.
Serve il Permesso di Costruire? Basta una SCIA o una DIA? E cosa succede se la casa si trova in una zona con vincoli specifici?
In Italia non esiste una normativa unica e valida ovunque: ogni Regione e, spesso, ogni Comune ha regole proprie.
Per questo, la prima regola d’oro è semplice: non dare nulla per scontato.
In questa guida trovi una panoramica chiara e facile da capire, utile per orientarti prima di iniziare il progetto della tua piscina.
Disclaimer
Le informazioni riportate hanno carattere generale e non sostituiscono la verifica presso l’ufficio tecnico del Comune competente, unico ente autorizzato a fornire indicazioni vincolanti.

Una piscina modifica in modo permanente lo stato del luogo in cui viene installata: richiede uno scavo, una piattaforma, collegamenti impiantistici e strutturali.
Per questo le Amministrazioni prevedono autorizzazioni specifiche, che servono a verificare:
la compatibilità dell’opera con il piano urbanistico
il rispetto delle distanze da confini, strade, fossi o abitazioni
la presenza di eventuali vincoli (paesaggistici, architettonici, idrogeologici)
la corretta valutazione della stabilità del terreno
l’impatto estetico e ambientale dell’intervento
Tradotto in parole semplici: prima di progettare la piscina, il Comune deve assicurarsi che si possa fare in sicurezza e nel rispetto della normativa locale.
Ogni Comune può adottare un iter diverso, ma nella maggior parte dei casi potresti aver bisogno di uno di questi titoli autorizzativi:
È uno dei documenti più richiesti per piscine interrate o seminterrate.
Autorizza la realizzazione dell’opera verificando che sia conforme agli strumenti urbanistici.
Rispettivamente: Segnalazione Certificata di Inizio Attività e Denuncia di Inizio Attività.
Sono dichiarazioni che permettono di avviare i lavori dopo aver presentato la documentazione richiesta.
Vengono richieste in alcuni Comuni per interventi considerati meno impattanti.
Serve se l’area in cui sorgerà la piscina è soggetta a vincoli paesaggistici o storico-architettonici.
In questi casi, oltre al Comune, potrebbe intervenire anche la Soprintendenza.
Nota importante
Non è possibile conoscere con certezza quali permessi servono senza consultare l’Ufficio Tecnico del tuo Comune.
Anche Comuni limitrofi possono adottare regole molto diverse tra loro.
Prima ancora di parlare di permessi, è fondamentale capire com’è fatto il terreno su cui sorgerà la piscina. Non tutti i terreni sono uguali: alcuni sono rocciosi, altri molto morbidi, altri ancora soggetti a dissesto idrogeologico o ad alta presenza di acqua.
Se il lotto ricade in zona potenzialmente instabile, potrebbe essere richiesta una perizia geologica.
Questa analisi permette di:
“carotare” il terreno e analizzarne la composizione
verificare stabilità e portanza
individuare la soluzione strutturale più adatta
A seconda delle caratteristiche del suolo, potrebbero essere necessari:
semplice sbancamento
piattaforma in cemento armato
piattaforma con micropali
strutture specifiche per zone a rischio idrogeologico
Queste informazioni sono essenziali anche per stimare correttamente costi e tempi del progetto, comprese le opere edili accessorie.
Oltre alla natura del terreno, è importante verificare se l’area è soggetta a vincoli, come:
vincoli paesaggistici
aree protette o parchi
zone agricole particolari
vincoli storico-architettonici
fasce di rispetto (strade, confini, corsi d’acqua)
La presenza di un vincolo non impedisce automaticamente la realizzazione della piscina, ma può richiedere documentazione aggiuntiva o procedure più lunghe.
Ecco perché un confronto preliminare con il Comune evita sorprese in fase di cantiere.
In assenza di una normativa nazionale unica, i Comuni hanno il compito di definire regole e procedure specifiche per:
piattaforma e opere edili
tipologia di piscina installabile
distanze minime
integrazione estetica con il contesto
eventuali studi tecnici da allegare
Chiedere informazioni prima di progettare la piscina permette di:
Capire se è effettivamente possibile realizzarla nella tua proprietà.
Sapere quali permessi servono e quali documenti preparare.
Prevedere un investimento realistico, comprensivo di opere murarie e impiantistiche.
Molti problemi nascono proprio quando si dà per scontato che “basti scavare e posare la vasca”: in realtà, la parte burocratica è fondamentale almeno quanto quella tecnica.
La procedura può sembrare complessa, ma non deve spaventare: ogni anno molte famiglie realizzano la propria piscina senza difficoltà.
Il segreto è affrontare la parte burocratica con metodo, senza improvvisare e senza saltare passaggi fondamentali.
Capire da subito cosa serve, quali vincoli considerare e come valutare il terreno significa:
evitare ritardi
prevenire contestazioni o richieste integrative
contenere i costi
arrivare alla fase di cantiere con serenità
E, soprattutto, ti permette di progettare la piscina più adatta alle caratteristiche del tuo terreno e della tua casa.
I permessi per costruire una piscina variano da Comune a Comune, ma ci sono alcuni punti fermi: valutare il terreno, verificare eventuali vincoli, informarsi presso l’Ufficio Tecnico e raccogliere la documentazione necessaria.
Con un po’ di pianificazione, la burocrazia diventa un passaggio naturale e lineare che porta dritto alla parte più bella: goderti la tua futura piscina in totale tranquillità.
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